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Costruire una casetta per ricci
I ricci vanno in letargo e per questo hanno bisogno di un riparo adeguato. E noi possiamo aiutarli: costruire un rifugio non è poi così complicato e, soprattutto per i bambini, rappresenta un progetto stimolante e al tempo stesso istruttivo. In questa guida ti mostriamo come realizzare una tana al meglio.
Appena l’estate volge al termine e fa capolino l’autunno, riappaiono in gran numero: i ricci comuni, presenti in tutta la Svizzera (tranne nella regione alpina), vanno in giro di notte. Per loro è arrivato il momento di nutrirsi con quanti più insetti, vermi e simili possibili, per poter poi affrontare il letargo invernale con la pancia piena.
Questo letargo invernale tuttavia non è una sorta di condizione comatosa, come forse si vede nei film di fantascienza, semmai una specie di «modalità risparmio» corporea: funzioni come il metabolismo, la respirazione e la frequenza cardiaca subiscono un forte rallentamento, e i ricci cadono in uno stato in cui sono a malapena coscienti e praticamente non si muovono. In questo modo risparmiano energia e superano l’inverno, avaro di cibo, grazie alle loro riserve di grasso.
Ora il problema è evidente: se durante questo periodo un riccio si sveglia, riattiva le funzioni corporee e consuma troppa energia, dunque le sue riserve potrebbero non bastare più per arrivare a primavera.
È quindi fondamentale che i ricci abbiano la possibilità di riposare indisturbati in un rifugio sicuro. Ed è proprio in questo che possiamo aiutarli.
Costruire una casetta per ricci insieme ai bambini
Costruire una tana per ricci è un’esperienza coinvolgente soprattutto per i bambini: imparano a conoscere meglio gli animali e l’ambiente, e vengono ricompensati con la sensazione di essere riusciti a creare qualcosa di utile per i nostri amici dagli aculei pungenti.
Allora perché non iniziare un piccolo progetto il prossimo fine settimana insieme ai figli (o nipoti, figliocci ecc.)? Oppure proporlo a scuola e realizzarlo come classe?
Un «pila di rametti e foglie» è il rifugio ideale per i ricci
Una soluzione semplice ma molto efficace per i ricci è la cosiddetta «pila di rametti e foglie»: offre un riparo naturale ai ricci, ma anche altri animali come insetti, vermi e orbettini vi si nascondono volentieri.
Per realizzarne una, ti serviranno solo legnetti o rami abbastanza spessi per la struttura di base e molte foglie e rami di abete o altri rametti per coprire il tutto (a seconda dei casi, trucioli di legno o sabbia/ghiaia per il sottofondo). Assicurati di utilizzare esclusivamente materiali non trattati.
E come per altri rifugi, anche in questo caso la posizione è fondamentale: l'ideale sarebbe un luogo tranquillo e ombreggiato, per evitare che il riccio si svegli troppo presto in primavera, quando i primi raggi di sole riscalderanno la sua tana.
Fase 1: la struttura di base
Disponi i legnetti o i rametti (circa 10 cm di spessore e 100 cm di lunghezza) incrociati, uno sopra l’altro, in modo da creare una cavità di circa 30 x 30 x 30 cm: questa diventerà, in un certo senso, la camera da letto del riccio. Nella fase 2, sopra questa cavità andrà posizionato un tetto. Questo è un dettaglio importante, perché con il tempo il mucchio di foglie potrebbe afflosciarsi e far cadere il soffitto proprio sulla testa del riccio.
Assicurati inoltre che la parte inferiore della cavità non formi una conca dove si può accumulare acqua – a chi piace dormire in una pozzanghera? In questo caso, puoi sollevare leggermente il fondo con trucioli di legno o un mix di sabbia e ghiaia (il riccio poi riempirà il tutto da solo con delle foglie in modo da stare comodo).

Fase 2: la piramide
Ora impila, incrociandoli, altri rami uno sopra l’altro, in modo che siano stabili, formando una sorta di piramide chiusa in alto con un tetto. Non deve essere per forza un palazzo: il riccio ha semplicemente bisogno di spazio per se stesso e per il materiale isolante del nido.

Fase 3: l’isolamento
A questo punto, ricopra la struttura con ramoscelli e foglie in abbondanza. Più sono, meglio è: servono infatti a stabilizzare la struttura e a renderla resistente a neve e pioggia, isolano in maniera efficace dal freddo e offrono una maggiore protezione da ospiti indesiderati come volpi o gatti. Spingi il fogliame con le mani verso il centro (e con i piedi fino al bordo) in modo da notare eventuali buchi e compattare il tutto al meglio.

Fase 4: la facciata
Da ultimo, ma non per questo meno importante, devi fare in modo che la tana per ricci regga: in questo caso il problema è rappresentato soprattutto dal vento, perché puòi spazzare via tutte le foglie. Per evitare che ciò accada, posiziona sopra qualche ramo d’abete o altri rami a formare una sorta di «facciata». In questo modo si fissa lo strato di fogliame e la nuova casetta per i ricci è pronta per essere abitata.
Si prega di non disturbare
Probabilmente, dopo un po' avrai voglia di sapere se il tuo rifugio è stato effettivamente scelto da un riccio come sua nuova casa e se si è sistemato lì. È comprensibile, ma devi resistere alla tentazione per una ragione ovvia: se rovisti in quel mucchio di foglie per controllare, sarà stato tutto inutile. Se all'interno ci fosse davvero un riccio in letargo, lo sveglieresti; ma la tana è stata costruita proprio per evitare che ciò accada.